MASSIMILIANO PARENTE
L’occasione per parlare di Massimiliano Parente è rappresentata dalla recente uscita di Tre Incredibili Racconti Erotici per Ragazzi, ma da tanto tempo avrei voluto scrivere di lui, scrivere a lui.
Innanzittutto: viva la casa editrice La Nave di Teseo: per l’audacia di pubblicare un libro così breve, basandosi solo sulla qualità dell’opera e non sulla sua lunghezza; per il rilancio del genere racconto che, di pari passo al passaggio di testimone tra film e serie tv, dovrebbe avere più opportunità di tornare in auge; per aver soddisfatto la sete di noi feticisti del libro di carta, scavalcando il vale la pena di fare solo l’e-book; per le recenti pubblicazioni degli scrittori italiani che ritengo avere maggior valore; per la prossima pubblicazione dell’auto-biografia di Woody Allen, nonostante cancellini e cancelletti e la totale incomprensione della facile scissione tra uomo e artista, vita privata e opera, che fraintesa ci avrebbe privato pressoché di ogni grande del passato.
Ho conosciuto Massimiliano Parente per caso, non saprei ricostruire come, trovandomi d’accordo con ogni cosa che emergeva dal suo La casta dei radical-chic, intuendo già allora come si fosse destinati, per sempre, a essere fuori da ogni giro. Da allora non l’ho più mollato, lettore delle sue opere e amico sui social. Indimenticabile quando tentai di consolarlo per l’amore non corrisposto nei confronti di, mi pare, Selvaggia Lucarelli. Gli scrissi: Massimiliano, lo sai, alle donne non piacciono gli artisti. Alle donne piacciono gli uomini. E lui mi mise un cuoricino. Poi siamo diventati avversari a Ruzzle, ma la disfida è durata poco: vincevo sempre io. Sono stato a Milano, per farmi firmare una copia della Trilogia dell’inumano, durante una delle sue rarissime presentazioni e l’ho scoperto, non che ce ne fosse bisogno, simpaticissimo, buono e disponibile: con buona pace di chi non sa astrarre le provocazioni, le sparate, le esagerazioni e, ancora una volta, distinguere (come se importasse) l’essere umano e l’artista. Ho adorato la sua eroica battaglia successiva a uno dei mille terremoti che ogni due anni scatenano la retorica nazional-catto-popolare e ancora oltre ho adorato il suo articolo sulle book-influencer: roba da matti. Infine ho scoperto un’altra sua grande qualità, quella di intermediario: grazie alla sua sacrosanta battaglia in favore della Scienza, con consecutivo sbigottimento relativo alla totale ignoranza della maggior parte degli scrittori italiani sul tema, mi ha fatto conoscere il professor Vallortigara e poi Bressanini e poi, non scienziato ma fumettista eccelso, Gipi.
Ma torniamo a Tre Incredibili Racconti Erotici per Ragazzi: divorato, breve, geniale, divertente, assurdo, surreale, bellissimo, da avere, da far leggere, da ragionarci insieme ai ragazzi a scuola perché è destinato a loro, come da titolo, anche se a dirla tutta è adatto soprattutto ai più grandi: perché di fronte al sesso, al porno, all’erotismo, alle (non) perversioni siamo sempre tutti ragazzi: infatti il sesso è l’unica cosa che ci tiene vivi, vivi appunto come quando eravamo ragazzi. Il libro ha un solo difetto, una cosa che, immagino, capiterà spesso a Parente: i lettori penseranno che si tratti di provocazioni quando invece a lui vengono facili, quando invece lui quelle cose le pensa e sostiene davvero, e ne ha ragione: tra le righe dei racconti sono scritte solo grandi, indiscutibili, perentorie, verità. Ma, mi permetto, i lettori, anche i più affezionati, di Parente, hanno sempre sbagliato mira, pur di poco. Troppo facile trovare geniali le trovate di Max Fontana ne Il più grande artista del mondo dopo Adolf Hitler; meno facile capire la profondità della storia d’amore tra il protagonista e Martina: proprio perché non si parlano. Troppo facile giudicare un capolavoro Trilogia dell’inumano; meno facile sapere che il vero necessario irraggiungibile capolavoro di Massimilano è rappresentato dal saggio L’evidenza della cosa terribile, su La Recherche di Marcel Proust.
Non mi dilungo. Massimiliano Parente è insieme a pochissimi altri l’erede dei più grandi, il prosecutore di quel filo terribile che parte da Leopardi e ci riconduce al centro del labirinto della nostra insensata esistenza: che lo faccia attraverso i saggi, le opere, i post provocatori, i romanzi umoristici.
Amici di Netflix,
quando darete un po’ di soldini a Massimiliano Parente affinché, sulla scorta di questo Tre racconti erotici per ragazzi, scriva il soggetto di una serie tv sfrontata, assurda, geniale, nuova, moderna, scorretta, eccessiva, esagerata e che superi Sex Education e che ci traghetti nell’inoltrarsi degli anni ’20?